Ha formula HF, ed è detto anche fluoruro di idrogeno. Si presenta - se
anidro - a temperatura ambiente come liquido od un gas incolore: bolle infatti a
19,4 °C e solidifica a -83 °C. Liquido a 13,6 °C ha
densità 0,988 g/cm
3, cioè molto prossima a quella
dell'acqua. È miscibile in tutti i rapporti con acqua fino alla sua
temperatura di ebollizione. Si commercia generalmente in soluzione acquosa:
questa, se al 35,35%, si presenta come un liquido incolore di densità
1,15, che bolle a 120 °C e solidifica a -35 °C. La soluzione avente
all'incirca questa composizione è azeotropica e presenta un punto di
massima temperatura di ebollizione. L'acido commerciale titola dal 35 al 37% in
HF, e viene commerciato in recipienti di piombo (che non è attaccato)
oppure di diverse materie plastiche. Questo acido si può avere
direttamente dagli elementi, oppure per trattamento del fluoruro di calcio con
acido solforico concentrato, secondo la reazione:
CaF
2 +
H
2SO
4 → CaSO
4 + 2 HF
Tale
reazione è collaterale nella preparazione dei superfosfati, onde l'acido
fluoridrico può essere ottenuto in tale fabbricazione come sottoprodotto.
A differenza degli altri acidi alogenidrici l'HF - si è già detto
- non è un acido molto forte; anzi esso mostra una certa tendenza ad
associarsi in molecole dimere H
2F
2 e trimere
H
3F
3 e a dare anche sali acidi del tipo KHF
2 o
se si vuole, KF·HF. In acqua esso è relativamente poco dissociato: a
18 °C il suo grado di dissociazione apparente in soluzione 0,1 normale
è solo del 10% circa (contro il 92,6% di HCl, il 93,5% di HBr ed il 95%
di HI). Il suo calore di formazione è molto elevato (64 kcal/mole allo
stato gassoso), onde la reazione di formazione degli elementi è
esplosiva. I suoi sali si chiamano fluoruri: alcuni di questi sono di largo
impiego industriale, e sono descritti a proposito dei metalli da cui derivano. I
sali acidi tipo KHF
2 si chiamano bifluoruri o fluoruri acidi.